lunedì 28 luglio 2008

Windows Vista

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Finalmente svelato il mistero "Vista", ecco perché il vostro PC una volta acceso dà così tanti problemi. Leggete attentamente il codice sorgente! XD



Se non lo decriptate (o decifrate) commentate pure, sono pronto a spiegarvelo.

(Clicca sull'immagine per ingrandire)

domenica 27 luglio 2008

Splendidamente Pazza

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Ecco cosa si trova vagando a vuoto nel web. Buona visione...



(c) Grandi Animali Marini 2007

True Rock

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Dedicato a tutti i rocker, amanti del vero genere. True Rock rules!
“Ciao a tutte karissime fan dei miticiximiximiximi tokio hotel. vi dv dire una cs terribilixima!!! Prima mentre giravo su answers ho letto uno scandalo!!!! Una fan dei TH ha dt una cs giustixima cioe ke bill canta x paxione ed e braviximo. insomma un vero cantante!!! E un brutto moccioso ha osato paragonare la bellixima monsoon dei TH a una kosa non degna di exere manko definita musika..mi sa ke il gruppo era "led zeplin" o una cosa del genere...cioe, ma diko, è poxibile paragonare una canzone rockixima come monsoon a quella merdaccia simile?? Mamma che obrobrio..appena o aperto quel link stavo per vomitare...si vede ke nn sanno ks e il vero rock e continuano a spararci su nomi vekkiume tipo quelli ke ho dt prima oppure bitols, roling stons, queen..cm se foxero rock quelli..ke nn sapevano manko suonare, blè! Finitela di sparare boiate! Quelli che voi dite ke sn rock fanno penixima! I tokio sono rock, oppure i good charlotte (vabè loro punk) e non quel obrobrio che puzza di vekkio..”
Tratto da "Yahoo Answer"

venerdì 25 luglio 2008

Perché esisto a vanvera?

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2 Ottobre 2007, Pittsbourgh (U.S.A.)

Mellon University. Randy Pausch, docente di scienze informatiche è pronto ad esporre la sua ultima lezione. Poche settimane prima, i medici che seguivano il suo caso di tumore gli hanno dato la triste notizia: "le mancano pochi mesi di vita, nel suo fegato sono venute a crearsi decine di tumori, non c'è alcun modo per fermarli... con la chemio possiamo solo allungarle di poco l'esistenza.
È difficile da credere, sentire queste parole a 47 anni ti smuove fortemente all'interno: si inizia a credere che la vita, anche se piena di attimi indimenticabili, comincia lentamente a scivolarti tra le dita; le persone care, quelle a te più vicine, potrebbero col tempo dimenticarsi di te. Ed è così che vai avanti, morto tra i vivi. Resti afflitto. Cosa lasciare in eredità ai tuoi tre piccoli figli, se non qualcosa di futile e materiale?
L'idea è venuta al prof. Pausch. È da tempo ormai che in America vige la tradizione delle "last lecture" il cosidetto "testamento spirituale" dell'insegnante.
E Randy ha lasciato i suoi alunni non in modo triste o melodrammatico, anzi. Li ha intrattenuti con diapositive che al contempo risultavano comiche e in parte malinconiche.
Col volto felice di chi, al contrario, ha da vivere molti altri anni, si presenta così com'è: un bambino, col ricorrente desiderio di sognare; dimostra che i sogni non sono solo dei desideri, ma in quanto tali vanno vissuti in profondità. «[...] ed è importante farlo notare, perché anche se non realizzi un sogno, puoi comunque ottenere molto nel realizzarlo [...]», queste le parole con cui ha dimostrato che anche l'esperienza è importante nella vita.
Forse le mie parole, dette così di fretta su un blog (per giunta poco visitato) possono risultare incomprensibili. Penso che il video che ritrae il professore durante la trasmissione di Oprah Windphrey sia molto più esplicativo.
>>Video<<

25 luglio 2008

Randy Pausch è morto, lascia una moglie e tre figli. La sua morte però non è vana: i piccoli, quando cresceranno, potranno scoprire che persona meravigliosa era loro padre.

giovedì 24 luglio 2008

Le mot just?

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...e la parola umana è come un paiolo di rame incrinato su cui battiamo cadenze da far danzare gli orsi, quando invece vorremmo intenerire le stelle
Gustave Flaubert, Madame Bovary

C'è una regola che mi piace(rebbe) seguire: non usare mai le parole degli altri. Queste di Flaubert, però, sono allo stesso tempo l'eccezione e il motivo per il quale quella regola non potrebbe valere.

Come provare, tentare, immaginare, anche solo per un attimo, di non corrompere il pensiero etereo con la vanità del verbo?

Gustave sapeva come: le mot just.

Ed è pensando a lui che do per certo che la mia regola resterà soltanto una buona intenzione.

mercoledì 23 luglio 2008

Nessie, tra leggenda e fantasia...

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Chi di noi non ha mai sentito parlare nemmeno una volta della storia del Mostro di Loch Ness? Questa misteriosa creatura, identificata come un probabile superstite della famiglia dei Plesiosauri (in basso), porta ogni anno milioni di visitatori a dirigersi verso le sponde del lago, pronti a catturare anche per un solo istante l'enorme creatura. Ma qualcuno è mai riuscito a vederla? C'è qualcuno che è mai stato capace di riprenderla?
Queste sono le domande a cui tenterò di dare risposta oggi, limitandomi però a riportare le considerazioni di studiosi a riguardo.

Il primo avvistamento

Pare che il primo avvistamento dell'insolita creatura sia documentato in un libro scritto da un monaco irlandese; nel 590 egli si ritrovò a Loch Ness per il funerale di un abitante del luogo. Dalle descrizioni sembra infatti che sia stato divorato da una creatura marina, e che lo stesso monaco abbia in seguito eseguito una serie di riti per scacciarla dal lago.
Da quel momento furono pochissimi gli avvistamenti documentati. Il silenzio del mostro durò fino al 1933, anno in cui fu costruita la nuova strada sulla riva settentrionale del lago. Prese così piede la Nessiemania.

Avvistamenti o illusioni ottiche?

Gli avvistamenti continuano ed in maniera sempre maggiore, provocando scalpore in ogni parte del globo. Studiosi da tutto il mondo, armati di cineprese erano pronti a riprendere anche solo la scia del mostro.
Nel 1889 due fratelli che stavano pescando nel lago videro l'imponente creatura che si avvicinava minacciosa verso di loro, secondo le loro deposizioni, riuscirono a fuggire tra i boschi. Dal '92 al 1940 furono diverse le persone che si presentarono presso gli enti locali per denunciare l'avvenimento.

1944 la foto del chirurgo

È nel '44 che si riesce ad ottenere la prima foto di Nessie (a sinistra), ad opera di un importante e conosciuto chirugo del posto, il dottor Kenneth Wilson.
Solo 50 anni dopo si venne a conoscenza del fatto che la foto non fosse altro che una bufala. È chiaro, all'impatto, che la foto è di dimensioni ridotte, ciò significa che è stata certamente scattata nelle vicinanze della riva. Il motivo per il quale il famoso chirurgo si sia spinto a ciò non era solo per incrementare la propria fama. Fonti certe attestano che lo avesse fatto per aiutare un cacciatore (chiamato dallo stesso governo), che aveva fallito nell'impresa della cattura del mostro, e che fosse stato deriso dal mondo intero. Per questo motivo esso si può definire quasi come un gesto di filantropia. Vi starete domandando come sia possibile dunque, nel 1944, scattare una foto del genere, e senza destare il minimo sospetto fino al 1994. La risposta è semplice. La foto, come dicevamo prima, ritrae il mostro, ma in realtà è ripresa dalla riva. Attraverso il lancio di alcune pietre, gli uomini sono stati capaci di generare il giusto effetto che ci ha tratti in inganno per ben 10 lustri. E come avranno mai creato un modellino così accurato di Nessie, vi starete domandando... In primo luogo Nessie non fa altro che vivere nelle nostre fantasie, e quindi è assolutamente discutibile la possibilità di conoscere il suo vero volto, e inoltre si sono serviti di un semplice espediente; hanno creato infatti un modellino galleggiante posto su una base a forma di sommergibile (a destra).

Il lago, un luogo chiuso

Il fatto che Loch Ness sia completamente chiuso tra i monti a forma di conca (a sinistra), rende dimostrabili e confutabili una serie di teorie.

In molti si sono domandati come potesse trarre nutrimento Nessie da una zona così scarna come quel lago. La risposta è di una banalità assurda: non è possibile. In molti allora hanno cercato di trovare nuove ipotesi grazie alle quali può essere possibile dimostrare l'esistenza del mostro; in molti credevano infatti che Nessie e la sua famiglia, arrivassero nel lago grazie ad un condotto che sfociasse direttamente nei mari del nord. Bè, non esiste alcun passaggio del genere, e dunque Nessie e i suoi antenati sarebbero costretti all'interno di quello spazio limitato da diversi millenni, se così fosse.
Inoltre, il fatto che il lago abbia una composizione così chiusa dimostra anche l'effetto che hanno le imbarcazioni su di esso. Con diversi esperimenti si è riuscito a scoprire che le onde provocate dalle navi, anche a distanza di minuti, continuassero a propagarsi sul lago, in quanti su di esso non agiscono ulteriori forze. Per molti è dunque questo che ha tratto in inganno gli ignari "avvistatori".

Altre teorie

Altri studi effettuati sui materiali proposti dai fan di Nessie hanno portato alla luce nuovi inganni ai quali i nostri occhi non possono fare altro che sottostare; molti avvistamenti del mostro non erano altri che segnalazioni di tronchi provenienti dai boschi o addirittura di piccole imbarcazioni che dalla lontananza sono capaci di ingannare l'occhio fino a questo punto.

In conclusione

Che dire dunque per completare questo "allegro" resoconto: la verità sull'esistenza di Nessie non è stata ancora accertata; in molti sostengono di aver avuto incontri ravvicinati con lui/lei, ma nessuno è stato capace di documentarli. La galoppante fantasia di alcuni uomini ha scombussolato il pianeta intero, trascinandolo verso rivelazioni che in realtà si sono (concedetemi il gioco di parole) rivelate effimere.

Eh, chissà, magari un giorno facendo sci d'acqua lungo il lago non potrei incappare anch'io nella misteriosa creatura?

martedì 22 luglio 2008

Scambio Link

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Lo scambio link non ha bisogno di presentazioni, anche perché, per essere arrivati in questa pagina, voglio ben sperare che sappiate di cosa stiamo parlando.

Se non lo sapete, bè, non sarò di certo io a spiegarvelo... o forse si?

Partiamo dall'etimologia del termine: scambio, scambio di coppia? Il concetto può avvicinarsi a quello, ma evitiamo di trastullarci mentalmente... andiamo avanti. Link, cos'è un link. Tanto lo so che lo sai, è quello che hai seguito per venire su questo post. E fin qui ci siamo. Fine.

Niente da aggiungere ùù.

Scambio Link

Se avete intenzione di effettuare uno "scambio link" col nostro blog, mandate una e-mail a: InGeNuo™ contente il seguente form:

Nome Blog:
Link blog:
Categoria:
Ed un libero spazio per parlare di voi, ma non troppo. Insomma le solite smancerie che si fanno in questi casi, del tipo "ciao, grazie per la pazienza" oppure "se non mi accetti ti ammazzo". Frasi simpatiche insomma.

Detto questo, vi auguro una buona giornata,
l'ingenuo admin della bolgia.

lunedì 21 luglio 2008

Piccoli spazi pubblicitari

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È deciso. Il blog deve crescere, e per farlo, avrà necessariamente bisogno di essere pubblicizzato. Ecco perché in questo periodo mi occuperò principalmente dei vari metodi di spam e di pubblicità.

Sono stati creati anche i banner che per il momento ci rappresenteranno.

88 x 31



468 x 60



Ci sarà bisogno anche del vostro aiuto, per consigli commentate. A vous.

Edit (00.39)

Molto probabilmente sarà implementato uno scambio banner con altri forum, il numero delle iscrizioni sarà chiuso e varierà tra i 10-15 banner. Per ulteriori info, seguite i nuovi post.

domenica 20 luglio 2008

La Canzone del Riformatorio

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(C) Baustelle

sabato 19 luglio 2008

Che fare?

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C'era una volta un paesino chiamato Fontamara. C'era un calzolaio di nome Baldissera, ma che tutti chiamavano "il Generale". C'era un sacrestano di nome Teofilo, morto suicida non per volontà sua, ma per volontà del governo. C'era la cantina della vedova Marietta, dove i Fontamaresi erano soliti riunirsi, e dove la donna era stata costretta ad affigere il cartello «Vietato parlare di politica». C'era un avvocato, Don Circostanza, l'aiutante del popolo, i cui aiuti si può dire non fossero certo disinteressati. Poi c'era un Sindaco, non più Sindaco: il suo titolo era "Podestà", soggiogava i cafoni con caparbi movimenti giuridici e via discorrendo. Poi c'era il governo, anzi parlar di governo è fin troppo: c'era un regime. E poi cosa c'era? Ah, sì! C'era un giovane, di nome Berardo, figlio di delinquenti, che per amor proprio, per amore di una donna, e per amore di Fontamara, mutò il suo corpo in un inutile "sacco da torture", donato a briganti travestiti da tutori della legge.
  • In capo a tutti c’è Dio, padrone del cielo. Questo ognuno lo sa.
  • Poi viene il principe Torlonia, padrone della terra.
  • Poi vengono le guardie del principe.
  • Poi vengono i cani delle guardie del principe.
  • Poi, nulla.
  • Poi, ancora nulla.
  • Poi, ancora nulla.
  • Poi vengono i cafoni.

E si può dire ch’è finito.

«Che fare?» - Ritrovo sempre questa domanda, nei secoli e nei secoli sempre più attuale.

Paul & Art

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venerdì 18 luglio 2008

Aut - Aut

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Diciamo che siete un bravo cristiano. Diciamo che mai in vita vostra avete anche solo pensato di fare del male a qualcuno. Diciamo che non potete lamentarvi della vostra vita nonostante le delusioni e gli sfregi. Diciamo che a compromettere la vostra esistenza siano solo alcune banali battaglie legali. E diciamo pure che nemmeno il vostro conto piange.

Diciamo però che vostra figlia si chiama Eluana, costretta al coma da non so quanti lustri.

Non credete sia qui ad ammorbarvi su una lotta aperta già da tempo; non siamo noi i "Violenti", quelli si trovano più sù, nel settimo cerchio.

Voglio solo porvi di fronte ad un paradosso. La vita del padre di Eluana, che si batte ormai da tempo per "liberare" la figlia, si sarà trovato di certo di fronte ad una lunga serie di scelte. Ebbene, a quanto pare la scelte difficili non è solo lui a farle:
  • Heidi Klum ha scelto: ora le sue gambe valgono 2 milioni di dollari;
  • Milingo ha scelto: si sposerà con Maria Sung nel mese di settembre;
  • Il Milanista ha scelto: è il Gaucho il loro nuovo idolo;
  • Berlusconi ha scelto: un giorno capirà la differenza tra società occidentale e non;
  • Il Napoletano ha scelto: occidentali o non, basta che ci togliete sta "monnezza";
  • I Simoniaci hanno scelto: non la via per lo gnosticismo, bensì verità su piatti d'argento.

E poi ci lamentiamo di Riccò.

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E' l'una di notte. Più o meno.
In tv scorazzano liberi i soliti film pseudo-horror e legal-thriller che farebbero venire il voltastomaco persino a John Grisham.
E io?
Io torno ad accucciarmi tra le calorose mura di questo antro infernale, portandomi gli strascichi di due notizie non da poco.
La prima riguarda Bolzaneto, il "carcere provvisorio" nel quale, ormai è accertato, furono consumate numerose torture.
Tante le prove, le testimonianze, gli accertamenti, una la pena: 5 anni di reclusione per l'ispettore della polizia penitenziaria Biagio Antonio Gugliotta. Un vero e proprio Maciste, a quanto pare, se fu davvero l' unico mattatore nella "macelleria" genovese.

La seconda riguarda Ottaviano Del Turco, benemerito ex (gentile concessione) presidente della regione Abruzzo. Un miliardo di debiti per la sua regione alla voce "sanità"; la clinica al centro delle indagini (e delle mazzette), Villa Pini, che non riesce nemmeno a traspotare i pazienti con le sue ambulanze e lui, dietro le sbarre del carcere di Sulmona, parla ancora "da governatore".

Perdonateci, a questo punto, se siamo sicuri che chi dovrebbe pagare avrà meno di quello che merita.
Niente rancore, per carità. Solo un pò di tristezza.



P.s. Capisco benissimo chi si sta domandando cosa c'entri Riccò. E' che mi dispiace, povero ragazzo: se fosse stato in Italia, visto l'andazzo, avrebbero denucianto quel medico comunista che aveva fatto le analisi.

giovedì 17 luglio 2008

Dannato il matrimonio

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C'è chi pensa che l'abito bianco sia solo tradizione: l'errore è comune. Il simbolo della purezza sta non solo nel candore dell'abito, dal velo o da fronzoli vari. Assolutamente no. Il rispetto della propria persona sta alla base di ogni società; la convivenza civile dipende principalmente da esso.
Il rito religioso non è da considerarsi come un semplice atto estetico. Il concetto più profondo del termine risiede non solo nelle antiche scritture, ma su imponenti fondamenta civilizzatrici.
Dal contadino all' imprenditore, lo sposalizio (nel vecchio uso del termine) ha il medesimo fine e si conclude allo stesso modo. Oltre alla morte, dunque, mette sullo stesso piano tutti gli esseri umani.

Non considerate il concetto come proibitivo. Non sto dicendo che per quanto possa essere importante l'amore (in quanto solida base per la creazione di un rapporto forte e duraturo), bisogna considerare il matrimonio alla stregua di un tabù. Un' astrazione più ampia potrebbe spalancare i nostri occhi e farci rasentare la verità.

Giungere vergini al matrimonio, per quanto molto raro coi tempi che corrono, non è da considerarsi come atto di stupidità o di impotenza; appoggio i concetti cristiani a riguardo e noto con particolare interesse (per quanto noi cerchiamo di vederli in modo distorto), che esso si basa sulla procreazione e dunque sull'accopiamento. Se dunque Io, cittadino italiano e cattolico praticante, sono, mio malgrado, sterile, cosa mi impedisce di sfogare i miei impulsi animaleschi in modo del tutto inconcepibile (religiosamente parlando) verso ogni esemplare di sesso opposto?

Studiano ogni situazione si identificano falle nel sistema: un inevitabile crash. E poi c'è chi ci specula sù, tentando carismaticamente di distruggere le effimere certezze di due giovani sposi.
«La fedeltà di cui parla il codice civile deve essere una libera scelta. [...] Capisco che possa essere un obbligo per la Chiesa, ma non per lo Stato». Detto da uno che insulta con termini quali "faccia da tonto".

Che siano anche loro Dannati; ma questo non è il loro cerchio.

mercoledì 16 luglio 2008

Dipendenze e immaginazione

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Allora, che dire?
Oggi, dopo tanto tempo, mi viene quasi voglia di parlare di me.

Purtroppo (e ripeto: purtroppo) il vostro caro Dedalus è finito con l'innamorarsi: quanto più perdurano le sue pene, tanto più finisce col legarsi sentimentalmente al suo aguzzino. Il perchè vi dica queste cose - e perchè lo faccia in terza persona - mi è del tutto oscuro.

Meno oscuro è, invece, il perchè della mia nuova passione letteraria: Daniel Pennac. Certo, non proprio uno sconosciuto, però leggendo la Prosivendola ho finito con l'affezionarmi: se vale quanto detto sopra, difficilmente smetterò prima di aver letto ogni suo libro.

Voglio chiudere con una canzone suggeritami da un amico lontano (purtroppo per lui, vive a Cremona). Spero vi piaccia.



In caso contrario, siete liberi di sparare anche pesanti offese. Tutto, fuorchè rivedere questo blog disabitato.

Gemelli diversi

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Ciò che leggerete di seguito non ha nulla a che fare con la Hip-hop band targata "Italia" col nome dei Gemelli diversi; ciò che segue non è altro che un semplice scherzo della genetica e a cui il nostro vecchio Mendel avrebbe certamente saputo dare risposta.

Berlino, Germania. Nella sala parto della clinica di Lichtenberg sta accadendo qualcosa di inconsueto. Un parto gemellare apparentemente identico a qualunque altro ha dato alla luce due gemelli di pelle diversa.

Leo (bianco) e Ryan (nero), ecco i loro nomi. Di madre ghanese e di padre tedesco, sono ora frutto di studio nel congresso internazionale di genetica tenutosi proprio a Berlino in questi giorni.

E' sì una rarita, ma in passato sono stati documentati avvenimenti così singolari.

I nomi dati dai genitori si avvicinano molto a quelli delle consuete pop star internazionali. Chissà se il destino li porterà verso questa sorte; magari diventeranno importanti icone nel campo musicale... cosa dire dunque: "chi vivrà vedrà".

lunedì 14 luglio 2008

La nazione non riconosciuta

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Il nostro popolo è pronto ad attaccare. Si dice che il Paese stia andando a fondo, ma io conosco un solo Paese, che è la Padania. Dell'Italia non me ne frega niente.
(Umberto Bossi)
In un certo senso l'attacco è stato organizzato, ma non come ci si aspettava: quello di cui sto parlando si limita a tattiche calcistiche propedeutiche unicamente al raggiungimento della vittoria su di un campo studiato per ventidue giocatori.

13 luglio, Gallivare (Lapponia)
Il "Senatur" si prende così le sue belle soddisfazioni non solo in campo politico, ma anche in ambito calcistico. Ieri è stata disputata la finale della "Viva World Cup" al quale hanno partecipato alcune delle nazioni non riconosciute.
Battendo per 2-0 la formazione Aramaica (Siria), la "nostra" Padania si è cimentata in un fantastico match nel quale ha avuto la meglio; tra il delirio dei tifosi verdani e tra le tattiche scissioniste di Renzo Bossi, la Padania ha raggiunto l'obiettivo.
Le squadre partecipanti al mini-torneo erano cinque: La Provenza, il Kurdistan, i Finnici, gli Aramaici ed ovviamente i Verdani.



Durante i festeggiamenti è sceso in campo anche l'Umbert, il quale ha potuto festeggiare assieme agli altri 40 fedelissimi accorsi nella cittadina per sostenere la loro "squadra del cuore".
E' festa grande in Padania, per loro il verde ha vinto ancora una volta...
«Se il sogno muore, che ne sarà del sognatore? E se muore il sognatore, che ne sarà del sogno...?» (Arthur B. Chandler)