giovedì 23 ottobre 2008

ContraddicendoMI

Non ho mai creduto veramente nell'occupazione, nemmeno al liceo. Siamo sinceri: a quell'età è un modo come un altro per evitare le lezioni o per attirare l'attenzione. Quasi come se occupare fosse meno grave degli atti osceni in luogo pubblico, per dirne una, oppure di oltraggio a pubblico ufficiale (o al pudore, tornando al concetto precedente).
E invece no.

Si occupa. Ma per quale motivo? Sembrerebbe forse la prima volta che tutto ciò ha un senso, e ne sono entusiasta. Forse è vero che i giovani italiani sono troppo distanti dalla politica (o forse la politica è troppo distante da loro) o forse è proprio il contrario?

Suggerirei al nostro presidente del consiglio (si fa l'inchino) Silvio Berlusconi, di evitare dunque di esibirsi in atti osceni come quello di contraddirsi in diretta TV. Forse non ci ha fatto caso, forse a parlare ieri era un sosia o forse ha sentito l'impellente esigenza di contraddirsi a giorni alterni. Non si sa, non è chiaro. Di tutto ciò, però, so solo una cosa: tutto ciò è insensato, e non sto parlando delle rivolte studentesche. Bum!

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