giovedì 30 ottobre 2008

Carfagna, Alfano, Gelmini, basta ministri burattini!

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Basta! Lo volete capire? Siete in minoranza... noi siamo ventidue, voi siete milioni, perché continuate a protestare? Funzionate male, come le università... arrendetevi. E finitela di portare con voi neo-fascisti, sapete meglio di noi come andrà a finire...

sabato 25 ottobre 2008

Ascanio Celestini, la zuppa che non sa di niente

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Si commenta da solo :)

venerdì 24 ottobre 2008

CapaRezza - Abiura di me

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Ho atteso a lungo l'uscita di questo video, e sinceramente, mi aspettavo di meglio. In ogni caso grande Capa, una delle sue canzoni più belle, a parer mio.
Io faccio politica pure quando respiro, mica scrivo musica giocando a Guitar Hero. Questi argomenti mi fanno sentire vivo in mezzo a troppi zombie di Resident Evil.

Dexter Intro, Prima Stagione

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giovedì 23 ottobre 2008

ContraddicendoMI

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Non ho mai creduto veramente nell'occupazione, nemmeno al liceo. Siamo sinceri: a quell'età è un modo come un altro per evitare le lezioni o per attirare l'attenzione. Quasi come se occupare fosse meno grave degli atti osceni in luogo pubblico, per dirne una, oppure di oltraggio a pubblico ufficiale (o al pudore, tornando al concetto precedente).
E invece no.

Si occupa. Ma per quale motivo? Sembrerebbe forse la prima volta che tutto ciò ha un senso, e ne sono entusiasta. Forse è vero che i giovani italiani sono troppo distanti dalla politica (o forse la politica è troppo distante da loro) o forse è proprio il contrario?

Suggerirei al nostro presidente del consiglio (si fa l'inchino) Silvio Berlusconi, di evitare dunque di esibirsi in atti osceni come quello di contraddirsi in diretta TV. Forse non ci ha fatto caso, forse a parlare ieri era un sosia o forse ha sentito l'impellente esigenza di contraddirsi a giorni alterni. Non si sa, non è chiaro. Di tutto ciò, però, so solo una cosa: tutto ciò è insensato, e non sto parlando delle rivolte studentesche. Bum!

martedì 21 ottobre 2008

Parla con me

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Dopo quattro anni di costante successo Serena Dandini riparte con il suo talk show quest’anno in versione quotidiana con al centro del programma sempre le interviste a filosofi, scienziati, attori, giornalisti, cantanti e sportivi.

Sarà un Parla con me arricchito dal ritmo della quotidianità con una satira ispirata ai fatti del giorno.

La squadra vincente del programma è naturalmente confermata: Dario Vergassola, Banda Osiris, Ascanio Celestini, Andrea Rivera
con la partecipazione di Neri Marcorè.

Ci saranno anche nuovi arrivi nella ormai consolidata famiglia di Parla con me: Caterina Guzzanti, Diego Bianchi in arte “Zoro”,
Lillo&Greg, Paola Minaccioni e Federica Cifola.

venerdì 17 ottobre 2008

Action Man & L'uomo Tigre

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Per ampliare la nuova rubrica Melancholy, ecco a voi la sigla di Action Man e de L'uomo Tigre:



Quando si dice sposarsi per convenienza

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Levon Airapetyan, noto uomo d'affari della repubblica di Nagorno-Karabakh (Caucaso meridionale), ha avuto un'idea paurosa ed allo stesso tempo brillante. Nella sua città d'origine, Vank, ha organizzato un matrimonio di massa per giovani coppie.

I motivi del gesto non sono chiari; è ancora più assurdo pensare che alle coppiette sono stati promessi 2.000 dollari ed una mucca (in cambio del giorno più bello della loro vita). Facendo due calcoli, sono state 750 le coppie che hanno aderito all'iniziativa, pari a 750 mucche ed 1 milione e mezzo di dollari investiti.

Matrimonio di convenienza? Se la "busta" è così grande (stiamo parlando di un paese sottosviluppato) direi proprio di sì. E chissà se a quei giovani sposi, qui nelle foto, non faccia più gola la prima notte di nozze oppure una bella e grassa vacca, contenti loro.

Foto tratte da Lastampa.it

Rombi di tuono e cieli di fuoco per i Biocombat!

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Nostalgia canaglia!

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Una delle cose che mi deprimono di più in assoluto è il pensiero che qualche anno fa ero un assiduo spettatore di "Paperissima". Papera su papera costruivo il mio mendace muro della comicità, che, a pensarci bene, tanto ilare non lo era affatto. Poi riflettendoci ancora un pò, mi sono reso conto che anche gli altri prodotti di Antonio Ricci non mi entusiasmavano affatto (Striscia compresa). Quest'ultima è passata da quotidiano anacronistico (o come amavo definirla "vero TG") ad un'accozzaglia di subdole immagini, bikini (che a dire il vero non guastano) e servizi oramai sempre meno interessanti (per quella parte della popolazione che possiede ancora due neuroni).

Non mi deprimo affatto, invece, quando rivedo su youtube, assieme a due amici, le sigle delle serie che mi hanno accompagnato nella mia dolce e tenera infanzia. Che nostalgia! È difficile pensare ad un periodo più bello. Il primo pomeriggio, dopo pranzo, quando internet non era ancora un bene di prima necessità, si guardava Solletico, uno dei migliori programmi che la Rai abbia mai trasmesso. Durava poco più di un'ora e mezza, nella quale noi, piccoli e curiosi esploratori del mondo, ci divertivamo ad emulare le gesta di Lenticchia e dei cartoni animati che più ci piacevano (domandate, se volete, a Dedalus: è da poco regredito al periodo "Biocombat"). E ieri sera, ripensando a quei tempi spensierati, nel quale il mondo non sembrava così malvagio, un brivido mi ha attraversato il corpo, e per poco, una lacrima non mi ha solcato il volto.

E stamattina, dopo aver letto il "buongiorno" di Gramellini, mi sono quasi preoccupato del sorriso ebete che è nato sul mio viso dopo aver visto Katy Perry cadere ripetutamente sul palcoscenico degli MTV Awards (e diciamo che vederle il fondoschiena non mi è dispiaciuto affatto).


giovedì 16 ottobre 2008

How you doin'?

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Grazie Cub. E Cobas. E grazie anche a te, Sdl Intercategoriale.
In una settimana in cui il pensiero ha solcato i Mari inutili del Pensiero-fine-a-se-stesso, mi riportate con i piedi ben piantati a terra. C'è una guerra da combattere. E un paese da salvare.
Non che abbia cuore difendere gli interessi di piloti, traghettatori & affini, ma almeno questi riescono a tenermi lontano dall'università. E, di conseguenza, dall'ipertrofica tentazione di rivolgermi soltanto al mio pensiero.
Avrei molto più bisogno di scortare l'arrivo della fredda alba sugli sterminati campi del Pelennor, piuttosto che ascoltare strane storie e insensate congetture nell'ameno Imladris.
La soffitta del pensiero, da dove partono le nostre pericolose elucubrazioni mentali, somiglia terribilmente ad un abisso. Non a quello di luce, con cui Kafka provava a descrivere Gesù, ma a quello in cui precipitano i personaggi nei racconti di Poe.
Meglio uscirne e, magari per un'intera settimana, non farci più ritorno.
Un pò come fa Joey Tribbiani.

Lippi 30 e lode

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Ieri sera con la risicata vittoria per 2 a 1 della nazionale italiana su quella montenegrina, Mister Marcello Lippi ha collezionato il suo 30° risultato utile consecutivo, eguagliando il record di Pozzo, uno dei pochi allenatori capace di vincere due mondiali di fila. Che sia di buon auspicio? Da bravi filonazionali speriamo di si.

Toe Jam

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The BPA Featuring David Byrne & Dizzee Rascal - 2008

Il video più avanti della storia :)

mercoledì 15 ottobre 2008

La Caraibe

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Yaniss Odua - 2007

martedì 14 ottobre 2008

Anteprima: Fratellastri a 40 anni

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Titolo italiano: Fratellastri a 40 anni

Titolo originale: Step Brothers

Uscita nelle sale italiane
: 17/ottobre/2008

Incassi USA: 100.109.000 $ Aggiornato al 14/10/2008

Regia: Adam McKay

Cast: Adam Scott, Jhon Reilly, Will Ferrel

Trama: (Attenzione! Contiene spoiler) Brennan (Will Ferrel) è un quarantenne mammone, figlio unico e senza posto fisso. Vive con la madre, Nancy (Mary Steenburgen) che lo accudisce come fosse un adolescente. Dale (Jhon Reilly) è invece un disoccupato cronico che vive ancora col padre, il Dr. Robert Doback (Richard Jenkins). Quando Robert e Nancy decidono di sposarsi, i due nullafacenti saranno costretti a convivere come fratelli. Il loro narcisismo e la loro immaturità mettono a repentaglio l'equilibrio dello sposalizio. Entrambi, però, si daranno da fare architettando piani ingegnosi per far riappacificare i due genitori, e per attuarli, saranno costretti a creare un improbabile legame che forse, ma solo forse, finirà finalmente per tirarli fuori di casa.

Clooney si fa brutto

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George Clooney sul set del suo ultimo film Men Who Stare at Goats. Parrucca anni '70 e baffi alla Magnum PI: cosa si è disposti a fare per il cinema, anche a rovinare il proprio bel faccino.

In punizione, segui il docente fino a Guantanamo!

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«Parlo con Mr. Widdowson? Salve, qui è la scuola media di Doncaster, vostro figlio è stato sorpreso mentre sgonfiava le gomme della bici ad un suo compagno, ma non si preoccupi: è stato da poco condotto in isolamento.»

Immaginate di ricevere una telefonata del genere. Vostro figlio, Kieran, 11 anni, studente da poco licenziato dalle scuole elementari, ne ha combinata un'altra delle sue. In isolamento ha detto? Avrò capito male, già che ci sono vado ad occuparmene di persona.
Kieran è lì che fissa un punto vuoto, il suo sguardo è assente ma concentrato. La furia che cinque minuti prima vi aveva spinto ad immaginare le più assurde delle punizioni ora si placa. Qualcosa non va.

«Vorrei parlare col Preside, se non le spiace», vi rivolgete cortesemente alla segretaria.
L'uomo, giacca e cravatta, esce con atteggiamento deciso ma gentile dal suo ufficio dirigenziale.

«Mi dica» pronuncia avvicinandosi velocemente.
Volete delucidazioni, volete sapere perché vostro figlio ha quello sguardo, quali tremende torture è stato sottomesso.
L'uomo si incammina, supera due corridoi e si avvicina ad una stanza un pò particolare. La apre.

Risulta impossibile vedere all'interno. Pareti nere, finestre oscurate e banchi separati da muri, rivolti al contrario rispetto la cattedra.
«Ma ciò che fate è legale?», a quanto pare lo è. «Il ministero l'ultima ispezione l'ha vista e l'ha approvata. Questa stanza esiste di ben quattro anni, e posso assicurarvi che nessun ragazzino ci è entrato più di una volta.»

In Gran Bretagna è stata dunque scoperta quelle che i media hanno denominato "aula Guanatanamo", un'allusione un pò particolare, che però chiarisce bene il concetto.
È già polemica. "Quella non è un'aula, bensì una cella di isolamento", risponde Mr. Widdoson alla sua intervista sul Daily Mirror.

lunedì 13 ottobre 2008

iAllarme

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Chi ha detto che ascoltare la musica ad alto volume con iPod o lettori mp3 non è dannoso? Lo rivelano studi effettuati dalla UE, un'ora al giorno di musica ascoltata ad alto volume equivale a vivere vicino alla pista di atterraggio di un aereoporto.

Cosa c'è di nuovo in tutto ciò? Assolutamente niente. Gli studi effettuati dallo Scientific Committee on Emerging and Newly Identified Health Risks, non fanno altro che sottolineare la buona e vecchia regola del buon senso (quella che anche le mamme meno premurose hanno l'esigenza di sostenere).

Come ovviare? Semplice. Secondo gli studi, ascoltare per più di cinque ore la settimana musica ad un volume superiore agli 89 decibel provoca col tempo, danni IRREPARABILI all'udito.

Ma è solo colpa nostra? No. Le aziende leader nel campo, fino a pochi anni fa non avevano limitazioni riguardo "standard sonori"; ora devono fronteggiare una soglia invalicabile: i 115 decibel.

Ci sono statistiche a riguardo? Secondo le stime fornite dall'UE ci sono tra il 5 e il 10% dei possessori di lettori mp3 del vecchio continente che fanno, per così dire, abuso di volume. Quantificando, il loro numero si aggira sui 10 milioni di individui.

Tratto da Repubblica.it

Gergo Ingegneristico

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Dopo le prime settimane da laureando in ingegneria, mi è salatata subito all'occhio questa simpatica lista. Presa da bastardidentro e ripresa dal Paradiso dei Dannati, mi è sembrato opportuno riportarla anche qui.

Si tratta di un divertente elenco basato sul "gergo ingegneristico" tradotto in "lingua comune" (cosa intendono). Buon divertimento:

Gergo ingegneristico. (tra parentesi cosa intendono)
1. Sviluppato dopo anni di ricerche intensive. (È stato scoperto per puro caso).
2. Stiamo testando al momento diversi approcci al problema. (Per il momento andiamo avanti per tentativi)
3. Il progetto secondo lo schema originale comporta impreviste difficoltà. (Stiamo lavorando su qualcos'altro).
4. Progetto in stretta collaborazione. (Abbiamo preso un caffe' assieme)
5. Un esauriente rapporto, basato su un approccio innovativo, e' in preparazione. (Abbiamo assunto tre neo-laureati)
6. Si ritiene che il cliente sara' soddisfatto dei risultati. (Siamo cosi' in arretrato sui tempi di consegna che il cliente accettera' qualsiasi risultato)
7. I test operativi preliminari hanno dato risultati inutilizzabili. (Quel fottuto affare e' saltato in aria quando l'abbiamo acceso)
8. I risultati del test sono stati estremamente gratificanti. (Incredibile, ha funzionato davvero !)
9. L'intero concetto e' stato abbandonato. (La sola persona che ci capiva qualcosa e' andato in pensione)
10. Pregasi aggiungere commenti e firmare. (Dividiamoci la responsabilita' per questo)
11. Completamente nuovo. (Le parti non sono intercambiabili con modelli precedenti)
12. Massiccio. (Non provate neanche a sollevarlo senza attrezzature adeguate)
13. Robusto. (Piu' che massiccio)
14. Leggero. (Appena meno pesante che massiccio)
15. Nessuna manutenzione. (Impossibile da aggiustare)
16. Basso livello di manutenzione. (Quasi impossibile da aggiustare)
17. Seguiamo lo standard. (L'abbiamo sempre costruito cosi')
18. Prevedo tempi di consegna di circa due mesi se non avvengono imprevisti. (Sicuramente capitera' qualche cosa e se lavoreremo duro si potra' forse consegnare entro un anno)
19. I disegni sono buoni entro i propri limiti. (Abbiamo appena iniziato, tracciando un punto o due).
20. Il disegno sarà formalizzato nel rapporto del prossimo periodo. (Non abbiamo ancora iniziato questo lavoro, ma dobbiamo dire qualcosa).
21. Sono stati provati diversi approcci. (Non sappiamo dove siamo, ma ci stiamo muovendo).
22. L'intero concetto dovrà essere abbandonato. (L'unico che capiva la cosa non c'è più).
23. Essenzialmente completo. (Metà fatto).
24. Prevediamo... (Speriamo in Dio!).
25. Il rischio è alto, ma accettabile. (100 a 1, ma con 10 volte il budget e 10 volte la manodopera, possiamo avere una chance di 50/50).
26. Problemi seri, ma non insormontabili. (Ci vorrà un miracolo. Dio dev'essere un program manager).
27. Non ben definito. (Nessuno ci pensa).
28. Richiede un'ulteriore analisi e attenzione nella gestione. (Totalmente fuori controllo)

L'altra ultima sporca bolgia

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Ebbene . La bolgia cambia di nuovo look. Più trendy, più fresca e più innovativa. È così che mi piace definire questa nuova versione del blog; creata unicamente da queste manine fatate è ora pronta a stupirvi ancor di più.

Si presenta bene la nostra prima versione "fatta in casa", speriamo rispetti le aspettative.

Restate connessi, le sorprese non finiranno, ve lo assicuro.

A tutti, una buona giornata:
il vostro amichevole Ingenuo di quartiere.

venerdì 10 ottobre 2008

Don't let me down

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The Beatles. From Let it be.

giovedì 9 ottobre 2008

The Forgiven I

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Innanzitutto, i Metallica hanno pubblicato il loro ultimo album. A noi fidi consumatori ci è stato detto che, a parte Trujillo, con quest album il gruppo sarebbe tornato ai tempi di Master of Puppets. A noi la copertina è piaciuta.

Detto questo, passiamo ad argomenti leggeri.
Il Parlamento italiano, l'organo legislativo per eccelenza dell'ultima tra le Repubbliche democratiche, non funziona più.
Ve l'avranno ripetuto centinaia di volte - soprattutto se vi dilettate a leggere l'Unità - ma, in fondo in fondo, non ve n'è mai fregato un granchè. Molto meglio assistere a come il più acclamato pornodivo del momento proverà a cercare fama - e forse pure qualcos'altro - sull'isola di Italia 1, piuttosto che sapere, giusto per dirne una, che ne sarà dei nostri ragazzi. Che intanto, almeno in buona parte, sono pronti a gioire per le interminabili contestazioni che una riforma scolastica - passata per la prima volta nella storia con un voto di fiducia alla Camera - porterà con sè in questo autunno infuocato.

Non possiamo nemmeno gioire per il disgraziato governo russo, incapace finanche di processare gli assassini di Anna Politkovskaja: il più probabile dei mandanti è, infatti, anche il più grande amico straniero del nostro premier. The Forgiven I.