venerdì 25 luglio 2008

Perché esisto a vanvera?

2 Ottobre 2007, Pittsbourgh (U.S.A.)

Mellon University. Randy Pausch, docente di scienze informatiche è pronto ad esporre la sua ultima lezione. Poche settimane prima, i medici che seguivano il suo caso di tumore gli hanno dato la triste notizia: "le mancano pochi mesi di vita, nel suo fegato sono venute a crearsi decine di tumori, non c'è alcun modo per fermarli... con la chemio possiamo solo allungarle di poco l'esistenza.
È difficile da credere, sentire queste parole a 47 anni ti smuove fortemente all'interno: si inizia a credere che la vita, anche se piena di attimi indimenticabili, comincia lentamente a scivolarti tra le dita; le persone care, quelle a te più vicine, potrebbero col tempo dimenticarsi di te. Ed è così che vai avanti, morto tra i vivi. Resti afflitto. Cosa lasciare in eredità ai tuoi tre piccoli figli, se non qualcosa di futile e materiale?
L'idea è venuta al prof. Pausch. È da tempo ormai che in America vige la tradizione delle "last lecture" il cosidetto "testamento spirituale" dell'insegnante.
E Randy ha lasciato i suoi alunni non in modo triste o melodrammatico, anzi. Li ha intrattenuti con diapositive che al contempo risultavano comiche e in parte malinconiche.
Col volto felice di chi, al contrario, ha da vivere molti altri anni, si presenta così com'è: un bambino, col ricorrente desiderio di sognare; dimostra che i sogni non sono solo dei desideri, ma in quanto tali vanno vissuti in profondità. «[...] ed è importante farlo notare, perché anche se non realizzi un sogno, puoi comunque ottenere molto nel realizzarlo [...]», queste le parole con cui ha dimostrato che anche l'esperienza è importante nella vita.
Forse le mie parole, dette così di fretta su un blog (per giunta poco visitato) possono risultare incomprensibili. Penso che il video che ritrae il professore durante la trasmissione di Oprah Windphrey sia molto più esplicativo.
>>Video<<

25 luglio 2008

Randy Pausch è morto, lascia una moglie e tre figli. La sua morte però non è vana: i piccoli, quando cresceranno, potranno scoprire che persona meravigliosa era loro padre.

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