lunedì 15 settembre 2008

Mutu il profeta

È il 43° del primo tempo al San Paolo. Adrian Mutu ha appena messo a segno una pesantissima rete che potrebbe costar caro ai napoletani, gol che in seguito si scoprirà derivare da un evidente azione di fuorigioco. Eccolo inquadrato dalle telecamere, esulta, è felice; ma il suo gesto, un simbolo apparentemente insignificante e al contempo provocatorio, continua imperterrito a balzarmi nella testa e suscitarmi una sempre crescente ilarità.
Ha fatto segno "due" con la mano, l'ho visto bene (la foto di repertorio non rappresenta la partita di ieri, e vi consiglierei di considerarla semplicemente a puro scopo dimostrativo). Già, due, come i gol che il Napoli ha messo a segno durante il secondo tempo, e che hanno assicurato alla squadra la vittoria. Che dire, Mutu si è messo a fare il profeta, ma ciò che è ancora più paradossale è che un fiorentino abbia dimostrato di avere un misero briciolo di umiltà.
Certo, come no!, direte voi. Ma a me piace pensarla così.

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